Il condominio sociale a Calcinato: un anno dopo…



Calcinato, 17 giugno 2017.

Il ramo “casa” è una delle priorità a cui #genera_azioni intende dedicare tempo ed energie. Una tematica non indifferente per la quale è doveroso far fronte comune, affinché si tenti di arginare le situazioni di fragilità e porre rimedio a quelle di emergenza. Avere un tetto sulla testa, per molti, è infatti la normalità. Per altri, invece, rappresenta un forte bisogno a cui dare risposta. Un’esigenza che non può e non deve essere taciuta o messa in secondo piano; anzi, è essenziale porla in cima alla lista delle difficoltà da arginare… il prima possibile. D’altronde il benessere della comunità passa anche da qui.

Ecco allora che, non appena si sono verificate le opportune condizioni, il team #genera_azioni si è immediatamente adoperato per rendere gli stabili di via Paolo Farinati 9, a Calcinato, un condominio sociale. Una trasformazione radicale, benché in precedenza gli edifici fossero gestiti esclusivamente da Coop casa. Concretamente: uno spazio non troppo considerato, nel giro di un anno, è diventato un fulcro, dove multietnicità, collaborazione e voglia di fare si sono sostituiti ad incuranza e caos.
Tanti i protagonisti scesi in campo per sostenere la difficile metamorfosi. Tra questi, un ruolo non indifferente è stato ricoperto dai custodi sociali: persone che si sono sobbarcati la responsabilità di gestire il complesso, intrattenendo relazioni con gli inquilini, correre in aiuto in occasione di guasti o problematiche condominiali da risolvere. Inizialmente c’era Luca Argo: con lui è stata avviata la fase di sperimentazione, durata 6 mesi.

L’avvio ufficiale è partito il 18 maggio 2016 con un’inaugurazione in pieno stile, con diverse autorità e grande cena conviviale, davvero partecipata: ciascuno ha portato la specialità culinaria del Paese d’origine. A seguire, piano piano, sono cominciate le relazioni fra gli stessi vicini di casa e con la realtà di #genera_azioni. I dubbi dei primi tempi si sono, dunque, tramutati in certezze. Solidità. Confidenze… che hanno reso il gruppo una grande famiglia che racchiude i ventisette nuclei presenti in totale nelle tre palazzine, sempre supportati dai vari facilitatori, da Coop Casa, dai servizi sociali (Cesira Pastelli e Ilaria Cuelli) e dal personale del Comune.
Poi, come prevede il progetto, si è reso necessario individuare un inquilino come suo successore. Pertanto la scelta è ricaduta su Aly. Allora 22enne, il giovane originario dal Senegal si è reso disponibile a tenere idealmente (e concretamente) le chiavi, non senza abbracciare e cimentarsi in prima persona nei laboratori ideati da #genera_azioni. Fra essi, ricordiamo ad esempio il “dona, cerca, trova” (con possibilità di prendo-scambio di abiti) insieme al Centro di Aggregazione calcinatese; la raccolta e lo stoccaggio di mobili (ogni martedì); il contributo alle reti di prossimità per garantire un aiuto per i compiti ai ragazzi delle scuole; le quattro chiacchiere in italiano e in arabo; il riciclo di biciclette a Borgosotto; e così via.

In tutto ciò, però, la vittoria più grande è stata quella di conciliare domanda ed offerta nel mondo del lavoro. Compito assai arduo ma altrettanto ben riuscito. Andando nello specifico, infatti, alcune donne che abitano nel condominio, disoccupate, sono state assunte da una ditta di pulizie (la Nitida bresciana) per lavorare proprio nel condominio. Una conciliazione inedita, ma che ha dato ottimi frutti.

Insomma… Un’enorme rete che ha contribuito a dare vita a un piccolo (grande) mondo, in certi aspetti comunque autonomo, nella grande comunità calcinatese, che ci augiriamo possa sempre migliorare sempre più col tempo.