Ponte San Marco, 11 dicembre 2017.
Un pomeriggio all’insegna della tradizione, riscoprendo il dialetto.
Un dono tramandato negli anni, da genitori in figli: il Bresciano, in fondo, non tramonta mai. Anzi… ogni qual volta i piccoli si avvicinano alle “vecchie” generazioni, nasce sempre in loro la curiosità di scoprire quale significato si celi dietro una frase pronunciata con tanta semplicità dai nonni, ma di difficile lettura al giorno d’oggi, in una società sempre più “contaminata” dalla lingua inglese.
Prendendo, quindi, come spunto questo concetto, lunedì, presso l’oratorio di Ponte San Marco, insieme ad Andrea Bianchera, è stato possibile fare un piccolo salto a ritroso nel tempo, quando la civiltà contadina scandiva il tempo attraverso particolari modi di dire; alcuni caduti nel dimenticatoio, altri intramontabili.
L’autore del libro “Quando c’erano le mezze stagioni”, entrato recentemente in contatto con il progetto #genera_azioni e desideroso di trasmettere la propria passione per il dialetto, ha quindi passato in rassegna diversi detti popolari della zona Bassa Bresciana-Alto Mantovano.
Tra la piugadà (periodo tra marzo e aprile, in cui i bachi da seta invadevano le abitazioni), la mietitura estiva, l’immancabile ua (uva) e vì (vino) a far da padroni a settembre, fino ad arrivare a dicembre, dove non mancano il ripieno (empiöm) del salame o la moscarölà (una cassetta dotata di retina, in cui riporre il cibo da conservare, una sorta di antenata dei moderni frigoriferi), ce n’è davvero per tutti i gusti… e le stagioni.
Dato l’imminente arrivo di Santa Lucia, non sono mancati poi gli stornelli riguardanti la santa più amata (e attesa) dai piccoli: la notte più lunga che ci sia è sviscerata in più rime che rendono ulteriormente magico il momento. A tal proposito, al termine dell’incontro intitolato appunto “Entant che spetòm Santå Lösiå”, i bambini del CAG (Centro di Aggregazione Giovanile) di Calcinato si sono uniti per una piacevole merenda in compagnia, raccontando cosa avrebbero desiderato trovare, svegliandosi, la mattina del 13 dicembre.