I pericoli di Internet: con Domenico Geracitano, i rischi in cui possono imbattersi i giovani



Calcinato, 26 febbraio 2018

Studenti, genitori e insegnanti: nessuno è voluto mancare alla serata dedicata a “Legalità e mondo reale” presso l’aula magna dell’istituto comprensivo &Dante Alighieri& di Calcinato, dove è interventuto Domenico Geracitano (tecnico capo della Polizia di Brescia ed esperto di cyberbullismo).

Un’interessante incontro d’approfondimento dedicato a cyberbullismo e social media, reso possibile grazie al lavoro di rete di #genera_azioni con l’Istituto comprensivo e l’Associazione genitori di Calcinato: incentrato su cosa si può nascondere dietro uno schermo, ha indagato i pericoli in cui si possono imbattere i ragazzi, assai legati ai contenuti tecnologici. Ovvero: è necessario istruirli in modo appropriato, affinchè usino gli strumenti in loro dotazione (smartphone, computer, ecc.) in modo consono e, soprattutto, sicuro.

Citando padre Pino Puglisi (“La conoscenza ci rende liberi“), Geracitano nel suo lungo viaggio per lo Stivale ha “intercettato” circa 20mila ragazzini di tutta Italia, riuscendo a portare in molte scuole il suo messaggio, condensato in tre “p”: “Pensa Per Postare” è, non a caso, il titolo del libro che ha scritto al riguardo.

Ricordando, dunque, come Internet sia considerata la seconda rivoluzione più importante della storia dell’uomo dopo la scrittura, il poliziotto si è rivolto subito a quelli che vengono ormai definiti i “nativi digitali” (secondo le ultime statistiche, il 90% dei bambini a 10 anni posseggono già un loro telefono): “So per certo che siete in contatto giornaliero con il mondo virtuale -ha detto-, ciò nonostante la realtà non va affatto dimenticata”.

Lasciando così gli hashtag #menocyberbullismo #piùwebreputation, non ha sminuito la potenza delle “tavolette tecnologiche”; piuttosto ne ha rimarcato la grande potenzialità che si ha tra le mani… se le si utilizza in maniera corretta.

Gli smartphone, infatti, non sono semplici telefoni; anzi: si possono definire “marchingegni” tecnologici… intelligenti, del cui utilizzo sono responsabili gli intestatari dell’utenza (ossia: i genitori), che in questo “ruolo” avrebbero la facoltà di controllare ciò che il figlio fa con il cellulare.

Questa operazione, invece, non accade nel 99% dei casi. È un bene? Un male?

La risposta la si può facilmente trovare, se si considera l’infinito elenco di applicazioni (comunemente chiamate “app”: Facebook, Instagram, WhatsApp, SnapChat, ecc.): sebbene risultino tutte gratuite (zero euro), si “pagano” con i dati personali. Impossibile? Per rendersi conto di ciò, basta leggere i termini di condizioni d’uso al momento dell’installazione: tra gestione chiamate, sms, geolocalizzazione, foto… ogni dato diventa accessibile (col nostro consenso).

Per usare Internet “con la testa” è pertanto necessaria un’educazione: i genitori DEVONO essere d’esempio. Una sorta di emulazione del giusto agire che, purtroppo, si pratica sempre meno: lo dimostrano i mille giochi o app vietati ai minorenni, ma già quotidiano (senza controllo/supervisione; spesso con enfatizzazione di violenza, uso di droghe, …) “passatempo” dagli adolescenti.

Rivolgendosi agli adulti, Geracitano ha così ammonito sui rischi che corrono i loro figli:

È assolutamente indispensabile prestare la massima attenzione: non si sa mai in quale pericolo possano imbattersi i giovani al giorno d’oggi: cyberbullismo (per la quale l’Italia è stata la prima ad approvare una legge in Europa per contrastarla, ndr) in particolare, insieme a profili falsi, pedofilia, … sono cose brutte, che purtroppo non si sentono solo nei telegiornali. Bisogna quindi combatterle, esercitando la cultura della non violenza”.  

Prima di lasciare l’aula, il poliziotto ha poi salutato, rimarcando un importante concetto:

Sebbene ormai gli schermi interattivi siano entrati a far parte delle nostre vite -osserva-, io invito comunque le persone a riprendere il “vecchio” dialogo: va riattivato. Guardarsi negli occhi ed intendersi con uno sguardo è più potente di qualsiasi carattere digitato su una tastiera“.

Nota a margine: chi volesse leggere il libro “Pensa Per Postare” di Domenico Geracitano, presso il Punto di Comunità di Calcinato sono disponibili ancora una decina di copie (10 euro cadauna). Per info contattatre 347.8133830 (Francesco).