Scrittura creativa a Calvisano: racconti (e raccontarsi) nero su bianco, per fare comunità



Prosegue, senza sosta, il percorso dedicato alla Scrittura creativa.

Avviato in via sperimentale a giugno, il laboratorio è diventato un appuntamento fisso nel calendario di #genera_azioni. Con il supporto dello scrittore-rapper Younes Ech Cheikh e della facilitatrice Alice Busi, i giovani partecipanti solitamente si ritrovano una volta al mese, il martedì. alle ore 20.00 al punto di Comunità di Calvisano, situato all’interno del chiostro domenicano di via De Amicis. A tal proposito, chiunque desiderasse partecipare o rimanere aggiornato sugli incontri, può contattare Alice al 389.9011596 o scrivere ad adolescenti4@welfaregenerazioni.it

Di volta in volta, durante le serate –al lume di candela per creare la giusta atmosfera e “contornate” dai magnifici affreschi di quella che un tempo era la sagrestia della chiesa di Santa Maria della Rosa-, i giovani si immergono in mondi sempre diversi. Riflettendo su temi importanti che solitamente non vengono presi in grande considerazione, provano a tradurre i propri pensieri nero su bianco, ovviamente in maniera creativa. Un compito tutt’altro che semplice ma, superata la timidezza iniziale, ognuno ha iniziato lentamente a raccontarsi.

Tra dialoghi e storie, ciascuno, oltre a conoscere gli altri, ha ammesso di aver scoperto aspetti di se stesso sinora mai messi in mostra né in famiglia, né con gli amici. Il tutto attraverso conversazioni spesso improbabili ma stimolanti, pensieri condivisi e anche qualche battibecco (sempre risolto).

Dal nulla, da una pagina prima vuota, si sprigionano così mille colori: dalla tristezza alla felicità, dalla verità alla bugia, dalla realtà alla fantasia, la libertà d’espressione prende sempre e comunque il sopravvento.

Insieme si sale a bordo per percorrere un particolare viaggio inta-extraspettivo, lontano dalle distrazioni d’oggigiorno, riprendendo un po’ l’antica tradizione dei salotti letterari e facendone una versione decisamente più informale e giovanile.

Parlare “vis-à-vis”, riscoprire la forza delle parole e “dominarle” per poter creare un racconto accattivante, mettendo al suo interno un pizzico di se stessi mentre si fa comunità, è davvero qualcosa di meraviglioso. Provare per credere.